Avviata un’azione disciplinare nei confronti di Schilirò, vicequestore in piazza con i no Green Pass: “Ho esercitato i miei diritti previsti dalla Costituzione”.
Ha avuto una certa risonanza mediatica la notizia della vicequestore della Criminalpol Nunzia Alessandra Schilirò che lo scorso 25 settembre ha manifestato con i no Green Pass e ha preso la parola parlando direttamente dal palco. Il tutto senza nascondere il proprio ruolo e le proprie credenziali. Stando a quanto appreso e riferito dall’Adnkronos nella giornata dell’11 ottobre, la donna è stata sospesa in via cautelativa dalle sue funzioni.
Vicequestore in piazza con i no Green Pass: “Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”
Il caso della Schilirò è spinoso e meno scontato di quanto possa sembrare a prima vista. Parliamo di una esponente delle forze dell’ordine scesa però in piazza da libera cittadina. E da libera cittadina ha deciso di prendere parte alla manifestazione e ha deciso di parlare dal palco. Il problema nasce dal fatto che la manifestazione fosse contro il Green Pass.
Per la vicequestore è scattata un’azione disciplinare avviata del Dipartimento di pubblica sicurezza. La donna non ha apprezzato e rivendica la sua libertà: “Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese“, scrive Schilirò sui social.
“È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione. Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso“.
Lamorgese, Dichiarazioni gravissime
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha fatto sapere di ritenere gravissime le dichiarazione della funzionaria di polizia nonostante sia intervenuta da libera cittadina. La ministra ha poi aggiunto di seguire personalmente la vicenda insieme con il capo della Polizia Lamberto Giannini.